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Giuseppe Pietro Martinuzzi
(1782-1855)
Marianna Beltrame
(Cir 1782-1851)
Giacomo Lius
(1786-1848)
Domenica Francesca Nacinovich
(1791-1860)
Giovanni Pietro Martinuzzi
(1807-1895)
Antonia Lius
(1819-1895)
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Giuseppina Martinuzzi
(1844-1925)

 

Famiglia

Giuseppina Martinuzzi
  • Nata: 16 feb 1844, Albona 1 2 3 4
  • Battezzata: 19 feb 1844, Albona 4
  • Morta: 25 nov 1925, Albona all'età di 81 anni 5
  • Sepolta: Albona 6

segnalino  Note generali:

Scrittrice Socialista. Ha avuto un ruolo importante nel movimento rivoluzionario dei minatori di carbone in Albona. E' ricordata con un busto eretto in Albona ed una targa sulla casa natale.

Ha redatto un Albero Genealogico della Famiglia Martinuzzi, molto accurato.

Nella storia della città di Albona pubblicata su Internet a cura di Mario Demetlica si legge: "Nata nel 1844 da una famiglia benestante albonese. Anche se educata tradizionalmente in uno spirito italiano, ben presto optò per l'internazionalismo, per la collaborazione e la convivenza di tutte le nazionalità in quest'area. Già all'inizio si schierò dalla parte della classe operaia di Albona e dell'Istria, - specialmente legata ai minatori, ai quali da Trieste, dove lavorava come maestra, mandò aiuti finanziari. Tutta la sua opera letteraria è dedicata alla problematica sociale ed ai minatori. Morì nel 1925, quale prima donna socialista e comunista in Istria, e per suo desiderio venne sepolta al cimitero d'Albona, accompagnata dai minatori, senza cerimonie, con un semplice rito civile."

Da un articolo apparso su "IL PICCOLO" di Trieste il 20-07-2001: "A quanti patirono ingiustizia / geni riviventi nelle storia / od oscuri lavoratori, sia / omaggio il mi canto" E' questo l'incipit del canto storico-sociale di Giusepppina Martinuzzi. ..... Il suo libro "Ingiustizia", raccolta di canti e poesie datati e pubblicati nel 1907, è stato recentemente ristampato a cura delle Edizioni Matthias di Albona, e presentato a Trieste dal giornalista Giacomo Scotti e Tullio Vorano, direttore del museo storico di Albona" 7 8 9

segnalino  Note di ricerca:

Nel 1865, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Dante tenutesi in Albona scrisse un sonetto su Dante. Il sonetto è stato pubblicato sul quotidiano Istriano La voce del popolo il 24 agosto 2002.

È noto il suo Manuale mnemonico (1886), con le tabelle dimostrative per la più facile memorizzazione. Era proprietaria e l'iniziatrice di due riviste letterarie - Pro Patria e, dopo la censura di questo, Pro Patria Nostra. Spiccava anche per l'attività sociale e politica. Agli inizi aveva gli atteggiamenti irredentistici, e poi ha accettato le idee socialiste. Ha tenuto numerose conferenze pubbliche, lottando per i diritti dell'infanzia, degli operai, specialmente delle donne, ed era a favore della collaborazione della popolazione italiana e slava in Istria. Nel 1921 è diventata membro del Partito Comunista d'Italia. 10

segnalino  Note sulla nascita:

Un certificato trilingue della Parrocchia di Albona riporta come data di nascita 16 marzo 1944, ma nei registri Parrocchiali la data risulta essere 16 febbraio.

segnalino  Note sulla sepoltura:

Nel suo testamento spirituale, scritto nel febbraio 1920, aveva chiesto di essere sepolta col rito civile e avvolta nella bandiera rossa del socialismo. Il suo funerale, con !a presenza di migliaia di minatori, operai e contadini con le bandiere rosse, fu una grande manifestazione antifascista. Nel 1926 i minatori di Albona eressero sulla sua tomba un cippo sepolcrale che simboleggia, con una fiaccola, la fede di Giuseppina Martinuzzi nella causa del movimento operaio rivoluzionaria

segnalino  Eventi significativi:


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• Busto eretto in suo onore in Albona.


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• Targa posta sulla casa natìa in Albona.

• Nome alla nascita: Gioseffa Maria Giacoma. 4 11 Secondo l'Enciclopedia Treccani il nome alla nascita era Giuseppina Maria Sandra.

• Secondo alcune fonti Giuseppina è nata il 14 feb 1844. 5

• Maestra Elementare da 1873 a 1905. 7 Insegnò alla scuola femminile di Galesano, poi, nel 1875, a Muggia, e due anni dopo, a Trieste nella scuola della Fondazione Morpurgo, dal 1881 nella scuola popolare del Lazzaretto Vecchio. Nel 1889 scuola popolare di Barriera Vecchia e nel 1895 scuola di Cittavecchia.


Fonti


1 Giuseppa Martinuzzi (n. 11-02-1844), Albero Genealogico Martinuzzi (E' una trascrizione eseguita da Pio Martinuzzi. L'originale è probabilmente nelle mani di Plinio Martinuzzi.), In questo albero genealogico è indicato solo l'anno di nascita e la professione, maestra elementare.
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2 , Fondo Giuseppina Martinuzzi. "Nata a Labin (Albona)il 14 febbraio 1844, dal 1873 al 1905 Giuseppina Martinuzzi esercitò la professione di insegnante, producendo testi didattici e poetici, e collaborando a riviste pedagogiche e letterarie. Occupata dapprima a Muggia e poi a Trieste, furono la diretta conoscenza delle condizioni di vita della popolazione rurale e dei minatori istriani, nonché la sua attività presso le scuole popolari cittadine, a portarla, dopo un periodo di ricerca autonoma, sulle tracce di Edmondo De Amicis e nel campo delle idee socialiste. A partire dal 1895 Giuseppina Martinuzzi svolse un'intensa attività politica all'interno della sezione triestina del Posa e delle sue organizzazioni collaterali, che si esplicò anche attraverso le numerose conferenze e le "lezioni popolari di socialismo". Nel 1921 aderì al Pcd'I, e ne fu tra i dirigenti triestini. Tornata a Labin (Albona)nel luglio 1925, vi si spense il 25 novembre dello stesso anno. ".

3 Ufficio Parrocchiale di Albona, Notizie Estratte dalle matricole di battesimo, dei matrimoni e dei morti... (4 ottobre 1880 - Fotocopia di un Certificato trilingue in tedesco, italiano e serbo-croato. Ricevuto da Alberto Martinuzzi il 23 agosto 2002), La data di nascita di Giuseppina Martinuzzi è indicata in 16 marzo 1844.
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4 Parrocchia di Albona, Registro Atti di Battesimo (digitalizzazione a cura della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, Family Search), Croatia, Church Books, 1516-1949, Roman Catholic (Rimokatolicka crkva), Labin, Births (Rodeni) 1770-1878 - Image 395 of 701.

5 Alberto Martinuzzi (n. 17-02-1946), Giuseppina Martinuzzi - Istriani illustri (Pubblicata su Internet -www.istrianet.org- nel 2002).

6 Tomba di Giuseppina Martinuzzi.
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7 Quotidiano IL PICCOLO di Trieste, IL PICCOLO (Trieste), 20-07-2001. Versione su Internet.

8 , www.istrianet.org/istria/townn/L/Labin-Demetlica.htm. Storia della Città di Albona a cura di Mario Demetlica.

9 , www.istrianet.org/istria/literature/lit-history.htm. Storia della letteratura istriana dal secolo XII al XX - Breve riassunto a cura della Dott.ssa Elsa Gregori.

10 Giacomo Scotti, Giuseppina Martinuzzi dedicò un sonetto a Dante (Articolo apparso su "La Voce del Popolo", quotidiano dell'Istria, il 28 agosto 2002), www.edit.hr/lavoce/020824/cultura.htm. Fra le carte dell'archivio della nobile famiglia albonese degli Scampicchio, custodite presso l'Archivio di Stato di Fiume si trovano tre sonetti scritti nel lontano 1865 in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, svoltesi ad Albona il 28 maggio di quell'anno. Quei festeggiamenti, fortemente voluti, nonostante l'espresso divieto delle superiori autorità austriache, dal primo cittadino di quel Comune, avvocato Antonio Scampicchio, compresero: una rappresentazione teatrale, un concerto bandistico in piazza e fuochi d'artificio. Nell'occasione, inoltre, venne collocata nel teatro un'iscrizione celebrativa. Nella sala consiliare, invece, il Podestà tenne un esaltante discorso in onore del sommo Poeta e nell'occasione fu posto un busto di Dante che, probabilmente, è quello oggi custodito nella sede della Comunità degli Italiani "Giuseppina Martinuzzi". Sempre in occasione di quei festeggiamenti, tre illustri cittadini albonesi scrissero i sonetti ai quali si è accennato all'inizio: il Dottor Giovanni Lucus, firmatosi con nome, cognome e titolo, Giov(anni) Zustovich e Giuseppina M., facilmente individuabile nella poetesse Giuseppina Martinuzzi. Dei tre componimenti, quelli di Lucas e Zustovich non raggiungono livelli letterari degni di rilievo. Lo è invece il sonetto della Martinuzzi che qui riportiamo per intero: Teso lo sguardo all'Occidente aveva/ Il morente Poeta, e a lui sul volto/ Di mestizia una nube si spargea,/ Quasi riflesso del suo duol sepolto./

E sospirando: - Patria mia - dicea./ Perché il morire nel tuo sen m'è tolto/ Addio Fiorenza - e in così dir parea/ Lo spirito tutto sulle labbra accolto./

Poi sollevando nella fredda mano/ Un libro: - Italia te lo dona un figlio/; Ei ti dirà che non fu Dante invano./

I secoli varcando, io già ti miro/ Condotta a libertà per suo consiglio./ Rimeritato io son: contento spiro./
La cronaca di quei festeggiamenti (tratta dalla monografia Albona di Sergio Cella) e i testi, finora inediti, dei tre sonetti, si possono leggere sulle pagine della più recente edizione de "Il Gazzettino", foglio periodico della Società "Dante Alighieri" di Albona e precisamente il fascicolo doppio Nro 22-23/2002 di cui è responsabile Tullio Vorano e del quale, finora, era stato direttore responsabile il prof. Federico Dusman residente a Zagabria. Nel fascicolo si possono leggere pure, fra altri testi interessanti, una recensione firmata da Carmelo Ciccia del poema "Ingiustizia" di Giuseppina Martinuzzi pubblicato nel 1906 e ristampato l'anno scorso ad Albona dalla casa editrice "Matthias" con una postfazione di Giacomo Scotti. Il critico accenna, nel contesto, a una raccolta di poesie politiche e sociali dal titolo "Giustizia" pubblicato nel 1883 dal poeta siciliano Mario Rapisardi. "Ebbene - scrive - da questa raccolta prende le mosse anche nel titolo" la maggiore opera poetica della scrittrice socialista istriana che "intratteneva dei legami particolarmente stretti" sia con il Rapisardi che con Edmondo De Amicis ed altri scrittori e giornalisti di indirizzo democratico e socialista. Il canto della "pasionaria Martinuzzi" come si esprime Ciccia, "ha echi dello stesso Carducci, di Olindo Guerrini-Stecchetti, di Ada Negri, di Victor Hugo, di Massimo Gorkij, di Filippo Zamboni e d'altri letterari del tempo. E al suo tempo bisogna rapportarsi quando si leggono le composizioni della Martinuzzi", la quale, nella forma, è perfino "meno paludata di quella del Rapisardi stesso e quindi meno ostica e più accessibile". Ma torniamo per un attimo ancora alle celebrazioni dantesche del 1865. Albona fu allora l'unica città istriana in cui esse si svolsero, mentre altrove nella penisola ci si limitò alla raccolta di contributi in denaro per l'erezione di un monumento a Dante in Firenze. Il comitato promotore, costituitosi allo scopo fin dal 1857, aveva lanciato un appello a tutti i municipi delle città italiane, "non escluse quelle soggette al dominio austriaco", perché dessero quel contributo. Albona fece di più: organizzò i festeggiamenti di cui si è detto, trasformatisi in una manifestazione a carattere patriottico unitario e antiaustriaco, oltre che altamente culturale, insomma in un "plebiscito di italianità". Inoltre dei due istriani che raggiunsero Firenze portando la bandiera dell'Istria dinanzi alla chiesa di Santa Croce, presenziando all'inaugurazione del monumento a Dante, uno fu albonese: Giuseppe Lazzarini. L'altro fu il capodistriano Giuseppe Gravisi Barbabianca.

11 , Volume 71 (2008).